Come ricorda nel suo messaggio il Presidente D’Alba, siamo giunti ad un importante giro di boa per Micro Class Italia. A tal proposito, riceviamo e pubblichiamo i ringraziamenti dello skipper uscente dell’imbarcazione ITA-80 BELIMO, Matteo Vanelli.
Buongiorno a tutti i soci e i sostenitori di Micro Class Italia.
Dopo sei anni alla guida della Rappresentativa Nazionale Micro Class Italia è giunto per me il momento di chiudere questo ciclo e di iniziarne uno nuovo. Al termine della stagione 2019 non riproporrò la mia candidatura come skipper dell’imbarcazione BELIMO ITA-80 per inseguire nuovi obiettivi sportivi.
Micro Class e la sua Squadra Nazionale sono stati una sfida che mi ha fatto diventare grande e i miei sforzi sono stati sempre volti a ricambiarla. Grazie a questa associazione ho vissuto le mie prime responsabilità sportive importanti, ho sentito la pressione del risultato e il desiderio di raggiungerlo, arrivando a cogliere obiettivi ambiziosi e per me indimenticabili. Nulla è stato facile, nulla ha richiesto poca fatica. Ma tutto quello che volevamo l’abbiamo vinto.
Sono stati anni di divulgazione, di viaggi in tutta l’Europa per imparare cosa fosse Micro Class, di giri per l’Italia per raccontarlo a chi ancora non lo sapeva, con la passione raccolta sulla via. Di visioni, per immaginare cosa la Classe potesse diventare e come farlo. Di lavoro, tanto, sempre. Di successi incredibili, alla fine. Valentin Mankin diceva che le medaglie si vincono in allenamento, alle competizioni si va solo per ritirarle. È stato così. Spero che qualcosa di ciò che abbiamo fatto in questi anni sia rimasto dentro ai nostri soci, che abbia dato un po’ di emozione a chi ha vissuto questi momenti, per portarla con sé nella propria vita sportiva.
Vedere Micro Class crescere, in Italia e all’estero, mi rende orgoglioso del percorso fatto insieme. Tutte le ore di allenamento, i giorni passati a lavorare in cantiere, le gocce di sudore versate come sportivo e come dirigente sono stati un privilegio, possibile per la disponibilità reciproca che con Micro Class ci siamo dimostrati. Ci siamo costruiti una professionalità ed una credibilità, di cui entrambi raccoglieremo i frutti ancora a lungo nel futuro.
Ringrazio personalmente i compagni di avventura che in questi anni hanno navigato insieme a me. Alcuni in realtà non sono nemmeno saliti in barca, ma senza di loro sarebbe stato impossibile fare un miglio.
Gli sponsor che mi hanno seguito si sono dimostrati, in tutti i casi, dei “sostenitori”: mi hanno incoraggiato con parole di stima, sostenendomi come amici quando mi sono trovato nei problemi, mi hanno fornito esempi di professionalità e professionismo, benché io fossi l’ultimo arrivato nel loro mondo. Mi hanno preso sul serio mentre mi concedevano di imparare. Grazie soprattutto a Massimo dell’Acqua (Gottifredi Maffioli), Luigi Ciccarone (Harken) e, dulcis in fundo, Luca Pauletti (BELIMO). Portare in giro i loro marchi mi rendeva orgoglioso di averne meritato la considerazione e, alla fine, l’affetto.
I più vicini sono stati sempre i miei compagni di equipaggio, ma il mio ringraziamento è sempre andato anche agli avversari.
Ai primi, con il loro talento e il loro lavoro, per aver raggiunto insieme i risultati. Negli anni si sono avvicendati a bordo di BELIMO ITA-80 diversi atleti; con Alessandro Marolli e Tyler Nizzetto abbiamo costruito un gruppo storico, ma tutti mi hanno fatto sentire sempre in finale di Coppa America anche quando regatavamo allo Zonale.
Ai secondi per aver reso grandi i risultati, facendo sì che batterli fosse così difficile, anche quando sembrava che tutto avvenisse senza apparente sforzo, e così appagante per sapere di esserci riuscito solo senza mollare un centimetro.
Nello sviluppare nuove idee, e in questa Classe che ho visto nascere le idee erano tutte nuove, il miglior compagno di viaggio è stato lo spirito entusiasta di Andrea Negri, un mostro di competenza, disponibilità e passione divulgativa. Con lui abbiamo costruito il concetto di Squadra.
Nel mettere in pratica queste idee, il più infaticabile di tutti, il più grande lavoratore è Giulio Fabbro, un esempio di dedizione agli altri e di amicizia senza pari che non posso mai ringraziare a sufficienza.
Il faro per i naviganti che mi ha guidato negli anni passati nella Squadra Agonistica Nazionale è stato il Presidente Gianni Filippini. Quante ore a parlare di Micro Class, quanti giorni ad agire per farla crescere, quanti km macinati insieme per tutta Europa per incontrare i rappresentanti di associazioni, circoli, importatori, cantieri, per creare una struttura, per migliorare e portare questa Classe sempre più in alto, con l’onestà limpida e la passione disinteressata che lo contraddistinguono, con la capacità di mettersi al servizio di una causa senza protagonismo, per essere puntualmente richiamato a gran voce sulla ribalta dopo ogni successo come l’anima di tutto.
Non dimenticherò mai il privilegio di aver rappresentato Micro Class Italia così a lungo, e non dimenticherò di essermi goduto in questi anni la vela in un modo unico.
Ciao a tutti,
Matteo Vanelli